La terza visita guidata alla ri-scoperta delle valli del nostro entroterra ha fatto tappa a Bajardo e a Ceriana. Le classi protagoniste di questa giornata didattica sono state le classi seconde della Nobel, nello specifico la 2^C e la 2^D, che il 28 ottobre hanno vissuto un'uscita all'insegna della conoscenza di come si sono evolute nel tempo le attività economiche di questi borghi meravigliosi. Questa esperienza, come le scorse, rientra nel novero del bando "Saper(e)Consumare", il cui progetto ha per mantra uno slogan emblematico: "La realtà si crea, non si trova".
La mattinata è stata inaugurata da un giro per Bajardo, in ascolto e osservanza della sua storia. Guide preziose sono state la maestra Roberta Laura e suo cugino Mauro Laura, che hanno arricchito l'itinerario con la loro testimonianza e le esperienze vissute nel borgo. Tappa irrinunciabile è stata la Chiesa di San Nicolò, più comunemente nota come "Chiesa Vecchia", sita nel punto più alto di Bajardo. La sua vista è austera e accogliente al contempo, ma di sicuro ha una storia da raccontare: "La prima datazione certa dell'edificio risale al 1245, ma si pensa che possa essere stato costruito su di un tempio precristiano dedicato a culti celtici. Una chiesa senza tetto dal 23 febbraio 1887, sventurato Mercoledì delle Ceneri durante il quale buona parte dei fedeli del paese si erano riuniti per celebrare l'evento religioso, proprio all'interno della chiesa di San Nicolò, e dove furono sorpresi dal terribile sisma trovando la morte ben 212 persone." (fonte: FAI - Fondo Ambiente Italiano). Nei suoi paraggi si apre una finestra su un mondo bellissimo, la suggestiva Terrazza del Belvedere, che si affaccia sulle Alpi Marittime, nel Parco delle Alpi Liguri - a fare capolino si elevano il Monte Torraggio e il Monte Pietravecchia - da cui si scorgono, all'orizzonte, le altrettanto evocative Alpi francesi.
La bellezza di Bajardo non è soltanto panoramica, possiede un'indole artistica, insita nella sua essenza, più tangibile che mai al cospetto dell'atelier del pittore Roger Holtom, che ha deliziato la comitiva con i suoi prodotti. Segue una descrizione accurata da parte dell'occhio esperto e sensibile della professoressa Lombardini: "Il piazzale sul punto più alto del paese ha un belvedere a 360 gradi sulle vallate sottostanti. Sul piazzale si affaccia un gruppo di edifici d'epoca abilmente ristrutturati e trasformati in residences privati. Il restauro è stato effettuato nel rispetto sia dei materiali che delle strutture esistenti. All'interno si aprono graziosi mini-alloggi panoramici arredati con mobili d'epoca. Dallo stretto carruggio che sale al piazzale si apre l'ingresso all'atelier del pittore Roger Holtom, finemente ristrutturato con copertura in capriate polonceau realizzate appositamente con puntoni lignei e tiranti con tenditore in acciaio, per illuminare l'interno e liberarlo dai muri strutturali in pietra. Si apre un ambiente unico luminoso con ampie vetrate che affacciano sul paese sottostante.".
Di Bajardo non si poteva trascurare la discesa verso l'Antico Frantoio a sangue, che preserva il suo aspetto originale. Il tour si è concluso nella gioia della convivialità: la scolaresca è stata accolta e omaggiata della presenza del sindaco Remo Moraglia, che vi ha pranzato insieme nella piazzetta gentilmente riservata.
In questa fase gli studenti hanno osservato da vicino le fasi della lavorazione del grano e la preparazione di una prelibatezza tradizionale: il Gran Pistau, opera di Roberta dell'osteria caratteristica "Ra Culetta". Alcuni ragazzi si sono anche dilettati a mettersi alla prova in prima persona con un'attività sul grano, ma tutti hanno ricevuto dopo una dolce ricompensa: un piccolo dono-ricordo realizzato dalla mestra-guida Roberta Laura.
Con gli stomaci sazi e appagati, le due classi si sono indirizzate verso Ceriana. Anche in questo caso l'accoglienza è stato molto calorosa e onorevole: in piazza Marconi c'era ad attenderle il primo cittadino Maurizio Caviglia. Dopo di che il viticoltore Eros Mammoliti è intervenuto con la sua testimonianza diretta per raccontare una delle attività economiche peculiari del borgo. La sua storia personale annovera, svariati anni fa, una vera e propria opera di salvezza di un antico vitigno del Moscatello di Taggia. Insieme alla signora Gisella Ascquasciati, ha guidato gli studenti nel giro di scoperta per i vicoli di Ceriana. Sono stati ammirati diversi monumenti di squisita bellezza, fra questi: la Chiesa Oratorio delle Visitazione "Gli Azzurri", la Chiesa vecchia dei Santi Pietro e Paolo, la Torre civica (antica torre di avvistamento) e la Chiesa di Sant'Andrea (Compagnia dei Neri). Si segnala un aneddoto tenero e curioso: uno studente ha raccontato alla guida che il poeta e cantautore Bacicin, nonno della sua docente Sara Crespi, aveva composto una canzone "U miraculu da Madona da Vila", dedicata alla chiesa omonima. La signora Gisella, dinanzi a questa segnalazione, è rimasta piacevolmente sorpresa e si è prodigata per intonare qualche verso, fino a commuoversi con la gioia nel cuore.
Per suggellare con cordialità e gratitudine la narrazione di questa giornata, la scuola desidera porgere gentili ringraziamenti a quanti l'hanno resa possibile nell'organizzazione e nell'accompagnamento: dalle guide preziose nei borghi ai due sindaci, dall'autista del pullman Maurizio Moraglia (che ha guidato un veicolo da dodici metri fra i dedali stretti e tortuosi di Bajardo) ai ristoratori, dalle famiglie agli insegnanti.