Insieme, uniti per la lettura.
Anche quest'anno, nei giorni del 16 e del 17 novembre, presso la libreria Ubik, a Sanremo, i ragazzi delle classi della scuola media A. Nobel, nell’ambito del progetto “Io Leggo Perché”, si sono prodigati per far comprare libri ai clienti e rifornire gli scaffali della biblioteca scolastica, rendendosi preziosi.
Ecco le testimonianze dei giovani prodi che hanno partecipato all'iniziativa scolastica e tutto si può riassumere nelle risposte alla domanda: “Quali emozioni hai provato ad aiutare la biblioteca e a far comprare libri per la scuola?”
Tra i tanti improvvisati venditori, Nia Nizar, alunno di seconda E, risponde così: “Io ho provato tante emozioni, per esempio l’ansia nel parlare ma mi sono divertito e sono riuscito a vendere alcuni libri e a dialogare con le persone estranee. Poi ho anche dialogato con uno straniero, un francese che si è convinto a comprare il libro selezionato ed è stata un'esperienza unica e divertente”.
Falanga Carlotta, seconda B:
Per me questa esperienza è stata divertente, educativa e interessante. Ha aiutato ad ampliare la mia capacità nel rapportarmi con persone sconosciute, ne sono piuttosto soddisfatta. E’ stato bello e lo rifarei con entusiasmo-
Lanteri Sophia, seconda A: “Ad aiutare la biblioteca e a far comprare libri per la scuola mi sono divertita e ho provato felicità nel farlo. Io adoro leggere, quindi dare una mano ad arricchire la biblioteca della scuola per poter trasmettere la mia passione a qualcun’altro è stato bellissimo. Spero di poter fare questa esperienza anche l’anno prossimo”.
Sempre tra i ragazzi di seconda, Giada Amatori, di seconda E, ci fa capire molto: “Io ho provato una grande felicità e un misto di emozioni un po’ difficili da identificare; imparare a socializzare con gli altri è importante, ma soprattutto esprimersi con sconosciuti è molto bello e divertente, perché capisci i "gusti di lettura" degli altri”.
A Nathan, seconda E, partecipare all’evento è piaciuto particolarmente: “E’ stato un misto di emozioni, perché vendere dei libri a delle persone per contribuire alla mia scuola è stato anche molto divertente, soprattutto cercare i libri per venderli”.
Poi abbiamo Matias Hila, un esperto di vendite di seconda E, che ha partecipato anche l’anno scorso, che aggiunge: “L’ansia di parlare con la gente era tanta ma la voglia di giocare, vendere e scoprire come interagire con le persone, mi ha tolto l’ansia.”
Mohamed Miraoui, in classe con lui, ci dice che: “E’ stata una bella esperienza e riesci a provare serenità quando vendi qualcosa”. E Jessica Berezovska, di seconda D, non può dimenticare che: “Divertimento, gentilezza e felicità, più tante altre emozioni che non so descrivere, mi hanno portato a sentire molta gioia”.
E adesso, anche chi è in prima media vuole dire la sua!
Federica Baldi, di prima C, ci spiega che: “Le emozioni che ho provato ieri sono: felicità, un po’ di ansia, gentilezza… Mi sono divertita molto e ho imparato tanto e mi piacerebbe tornare a rifarlo.”
Anche Assia Mannan conferma: “Le emozioni che ho provato sono: felicità e ansia quando ero sola senza Federica che è arrivata dopo. Mi sono divertita molto anche a stare insieme a nuovi ragazzi e mi sono sentita in compagnia”.
Donzella Nina, prima B:
“Quando sono arrivata ho subito gioito perché mi sembrava una bellissima iniziativa e anche perché non ero sola… Ero in compagnia dei miei amici. Poi però ho cominciato a preoccuparmi perché dovevo prendere un libro e parlare con le persone, tutto sommato però mi sono divertita, ho avuto ansia e tristezza quando le persone dicevano di non voler comprare i libri. Comunque è un’esperienza che vorrei rifare”.
Aloi Benedetta, prima B:
“Ho provato tante emozioni insieme, tra cui l’ansia di parlare con estranei ma dopo che ho cominciato a provare a vendere un libro mi è subito passata e mi sono divertita molto e spero di poter rifare questa bellissima esperienza”.
Parodi Martina, prima B:
“Ho provato molte emozioni; per esempio la felicità di aver venduto il primo libro, la gioia di stare con i compagni. Ho scoperto che ci vuole anche pazienza per fare questo mestiere, perché qualcuno ti può rispondere male, però, mi sono divertita molto lo stesso. Alla fine è stata una bella esperienza!”
Golino Sofia, prima B:
“Ho provato molte emozioni: felicità, paura, ansia. Però anche se ho provato queste emozioni mi sono divertita tanto, vorrei essere ancora in quel giorno.”
Garozzo Ludovica, prima B:
“Sabato mi sono divertita molto anche se ho avuto molta ansia a parlare con la gente che io non conoscevo ma grazie alle mie amiche che mi hanno aiutato sono riuscita a parlare con la gente e anche a vendere libri. E’ stato bellissimo!”
Aponte Davide, prima B:
“Ho trovato solo ansia per essere rifiutato dalla gente, ma alla fine sono stato accettato e ho trovato felicità per aver venduto qualcosa e aver aiutato la scuola. Non me lo dimenticherò mai!!!”
Borro Matteo, prima B:
“Sabato ho provato molte emozioni come l’ansia per quando parlavo con le persone ma dopo un po’ mi sono abituato e ho venduto un libro, perciò mi sentivo felice perché ho contribuito ad alimentare la biblioteca della scuola e sono ancora felice.”
Per finire, ancora tre ragazze di 2D:
Rea Sofia racconta che ha provato piacere per essere stata una venditrice in mezzo ai libri ma per poco tempo, prima di provare tristezza perché, di prima mattina, la domenica, c’erano pochi clienti. Erisa Dervishi si lamenta della stessa cosa, capendo che non è facile il lavoro del commerciante, mentre Isabel Toska è felice di aver fatto questa esperienza che è finita, però, troppo presto, rendendola triste.
Insomma, Io Leggo Perché 2024, a detta di questi bravi lettori della scuola Nobel, si è confermata un’occasione unica per stare insieme, partecipare alla gioia della lettura e portare alla biblioteca un patrimonio di 60 libri nuovi da leggere e gustare tutti, grazie ai nostri ragazzi.
E per chi è triste perché è già finita, non rimane che dare appuntamento a tutti, per partecipare di nuovo l’anno prossimo.
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