domenica 23 ottobre 2022

La Nobel apre il sipario sulla Valle Argentina: Triora, Molini e Badalucco protagonisti dello spettacolo

Proseguono le visite guidate nelle valli del nostro entroterra: le classi 2^A e 2^B della Secondaria di I grado "Nobel" di Sanremo hanno fatto tappa a Triora, Molini di Triora e Badalucco. La giornata del 20 ottobre scorso rientra nel programma di realizzazione del progetto "Saper(e)Consumare", in cui la nostra scuola è risultata vincitrice a livello nazionale. Lo scopo principale dell'uscita è stato quello di scoprire a tutto tondo la bellezza della Valle Argentina e di informarsi sull'evoluzione nel tempo delle attività economiche che l'hanno animata e continuano ad animarla.

La scolaresca ha raggiunto dapprima la città di Triora, dove sono stati accolti dallo storico Sandro Oddo e da sua moglie Erica, che hanno testimoniato alcune tappe salienti della storia del borgo. In seguito, le classi hanno visitato con grande curiosità e interesse il Museo etnografico e il Museo Civico Diffuso.









La visita all'Antico forno ha fatto luce sulla tradizione triorese della tecnica di cottura del pane su tavole di legno cosparse di crusca, che rendono la crosta più dura mantenendo l'interno morbido e compatto. La cultura del pane costituisce tuttora una delle attività economiche più propizie e promozionali per la città. Il giro turistico nel "Paese delle streghe" non poteva escludere la visita alla Cabotina, che anticamente era una zona dei fienili e di ricovero del bestiame, mentre oggi costituisce un'attrattiva per i turisti incuriositi dalle fantasticherie originate durante il tragico triennio dal 1587 al 1589, quando il borgo venne sconvolto e rivoltato a causa di una spietata caccia di donne tacciate di stregoneria.



Altro emblema storico della città è la Cisterna centrale, che ha rappresentato un sostegno indispensabile nel corso dei periodici assedi di cui la storia del borgo è stata caratterizzata. A meglio scorgere i nemici era destinato il Castello, un fortilizio inespugnabile i cui resti continuano a suscitare un certo fascino fra i visitatori. Affascinante come "il cuore del borgo medievale": Palazzo Stella, che per svariati secoli - sin dal Trecento - ha costituito un centro di potere, prestigio e mecenatismo. Il centro del culto cattolico, invece, è la Collegiata di Nostra Signora Assunta, la parrocchia triorese. Dopo la full immersion nel borgo, gli studenti hanno pranzato per prepararsi alla seconda parte dell'uscita didattica.















Dopo aver dilettato i palati e ricaricato le energie, la scolaresca si è diretta a Molini di Triora, dove ha visitato Casa Balestra, un'antica dimora settecentesca, accolti dal proprietario Giacomo Lantrua, che ne condivide la proprietà assieme alla sorella Daniela. Dalla terrazza al solaio per l'essiccazione delle castagne, dalla stanza del Vescovo alla cantina per il vino: la tradizione del borgo rilascia una sensazione di atemporalità. Le classi, inoltre, hanno incontrato il centro culturale "Il Mulino racconta" nella figura di Gianluca Ozenda, che le ha guidate nell'esplorazione e nelle attività del mulino.









Ultima destinazione della giornata: Badalucco. Qui la comitiva ha visionato da vicino il motore principale dell'economia del borgo (e non solo): il frantoio Roi, espressione di un'azienda che, dal 1900 a oggi, si è rinnovata e innovata di generazione in generazione, continuando a rappresentare un simbolo storico che congiunge passato e presente, oltre a testimoniare produttivamente la qualità delle olive nostrane. 

Una giornata intensa, ricca di tante cose: bellezza, qualità, cultura e storia. Gli ingredienti vincenti per una formazione trasversale e interessante.



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