martedì 14 febbraio 2023

La scuola è amica del mare: l'incontro con Santuario Pelagos e Capitaneria di porto

Il mare è il più vasto fra gli ecosistemi acquei, tuttavia, per quanto la sua immensità trasmetta percezioni di onnipotenza, l'uomo, a causa delle sue attività scellerate, è protagonista - anzi, antagonista - della sua alterazione. Basti pensare che l'80% dell'inquinamento marino viene prodotto a terra attraverso i concimi, i pesticidi e le sostanze chimiche che caratterizzano svariate azioni antropiche, ma che costituiscono un problema per la flora e la fauna acquea. L'appello al mare come "uno straordinario patrimonio da conoscere e tutelare" ha avvicinato la nostra realtà scolastica - la Scuola Secondaria di I grado dell'IC Sanremo Ponente - alla conoscenza del progetto di Pelagos, un'esperienza inserita nel contesto del progetto "La realtà si crea, non si trova", vincitore del bando ministeriale "Saper(e)Consumare". 

Le classi hanno vissuto un incontro online con l'associazione Verdeacqua, rappresentata dalla dott.ssa Chiara Scavolini, che ha esposto le funzioni del sito che racconta il progetto. Il Santuario Pelagos per i mammiferi marini del Mediterraneo, istituito nel 1999, è un'area marina protetta che si estende per decine di migliaia di chilometri quadrati nel Mediterraneo occidentale, fra Italia, Francia e Sardegna. Ha il pregio di essere la prima area protetta al mondo che comprenda al suo interno sia acque territoriali che internazionali. L'obiettivo prioritario, suggellato da un accordo condiviso, è di promuovere azioni concertate e armonizzate tra i paesi firmatari per la protezione dei cetacei e dei loro habitat contro tutte le eventuali cause di disturbo: inquinamento, rumore, cattura e ferite accidentali, turbativa, ecc. La scelta di istituire un Santuario nel bacino corso-ligure-provenzale è stata ancorata alla rilevazione che si tratti di una zona frequentata da una popolazione relativamente numerosa di mammiferi marini, attirati da un'elevata produttività primaria. Pertanto, il Santuario si impegna a conciliare lo sviluppo armonioso delle attività socio-economiche con la necessaria salvaguardia degli habitat e delle specie che vivono in essi.




Sempre nell'ambito della salvaguardia dell'ecosistema del mare, la scolaresca - nello specifico le classi prime - ha incontrato il Corpo della Capitaneria di porto - Guardia Costiera di Sanremo, che ha illustrato regole, consigli e norme di buona condotta per vivere un'esperienza serena con l'acqua, nella tutela di se stessi e dell'ambiente marino. Inoltre, ha elargito informazioni sulle attività prioritarie del Corpo, che si occupa della salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo, della tutela dell'ambiente acqueo e dei suoi ecosistemi, della vigilanza sull'intera filiera della pesca marittima, dalla tutela delle risorse a quella del consumatore finale.




Il mare è un amico: un tesoro blu da custodire con amore e solidarietà.  

venerdì 10 febbraio 2023

La forza della musica raccontata da un musicista del Festival: perché Sanremo è Sanremo

Il nome della città di Sanremo si lega a due elementi caratteristici: i fiori e il Festival della canzone italiana. Due elementi divenuti, da subito, un binomio indissolubile. Tant’è vero che l’istituzione della kermesse canora è correlata proprio al desiderio di promuovere il territorio cittadino tramite la sponsorizzazione sul tessuto nazionale dei suoi prodotti d’eccellenza, i fiori appunto. Dal 1951 ad oggi, Sanremo ha costruito ed evoluto la sua fama fino ad assumere una dimensione mitologica: è considerata un punto di arrivo per gli artisti, un sogno da vivere almeno una volta nella vita per coronare la propria carriera con il raggiungimento del suo punto più alto, il Festival in mondovisione. Un punto di arrivo, che è sinonimo di una nuova partenza.

Questa è la storia di Tarcisio Molinaro, un musicista 47enne di origini cosentine, che ieri ha testimoniato agli studenti e alle studentesse della Scuola Secondaria di I grado, plesso Nobel, la sua esperienza di percussionista che collabora con l’orchestra sanremese. Grazie alla mediazione del suo collega, il docente di percussioni Salvatore Farruggio, ha esposto con un linguaggio vicino al gergo giovanile fatto di hashtag, le sue emozioni e le sue ambizioni da uomo che vive di sogni e di talento, ma soprattutto di impegno e di perseveranza. Difatti lo studio della musica lo appassiona da sempre fino a diventarne il suo mestiere, perché, come teorizzava Confucio, se “scegli il lavoro che ami, non lavorerai mai, neanche per un giorno in tutta la tua vita”. Oggi il professor Molinaro insegna ai giovani musicisti presso un Conservatorio della sua terra, dove con la musica racconta la bellezza di uno studio di qualità, fondata sull’essenza e non sull’apparenza, e dove divulga un verbo che ha reso il proprio mantra di vita: bisogna essere protagonisti della vita, bisogna farlo oggi, perché ieri è passato e domani è ignoto. La costanza nel coltivare e affinare le potenzialità di cui ciascuno di noi dispone è il segreto per superare i momenti più brutti, quelli in cui la sfiducia sembra poter prevalere sulla speranza: cogliere l’attimo è l’approccio prediletto di chi sceglie di non arrendersi mai.

Come mai si è arresa la città di Sanremo: un centro del Ponente ligure che, per una settimana, si trasfigura in epicentro della musica, della cultura e della socialità nazionale e non solo. Sono giorni in cui la forza della musica rinnova direttamente l’economia locale, creando panorami di incontro e di scambio tra gente diversa, congiunta da una passione in comune: il Festival. Una manifestazione arricchente senza la quale Sanremo non suonerebbe allo stesso modo: una sinfonia magica da tutelare, una bellezza da raccontare anche attraverso storie di vita vera, come quella di Tarcisio Molinaro.